Il Manager della Sostenibilità

Fra le figure professionali emergenti, di cui le imprese stanno via via dotandosi, vi è quella del manager della Sostenibilità o Sustainability Manager.

A fronte dell’importante impegno mondiale verso comportamenti e pratiche sostenibili, anche le organizzazioni stanno assumendo considerevoli impegni. Le logiche di management aziendale sono in continuo cambiamento: la sostenibilità diviene di fatto, realmente e “obbligatoriamente”, parte della strategia di impresa.

Questa nuova prospettiva richiede quindi la presenza di una figura che entri concretamente nei processi decisionali e di programmazione strategica, che faccia parte del “board” dove si prendono le decisioni chiave, che assicuri la sostenibilità di tutti i processi aziendali, che garantisca il monitoraggio degli effetti di un approccio sostenibile sugli stakeholder dell’organizzazione. In questa nuova ottica, di completa integrazione della sostenibilità nelle logiche aziendali, secondo alcuni il Sustainability Manager non coinciderebbe con il Corporate Social Responsibility Manager ma ne rappresenterebbe l’evoluzione.

Quali ambiti presidia il Manager della Sostenibilità 

Di seguito alcuni esempi:

  • L’utilizzo di risorse energetiche e l’impiego di risorse idriche;
  • Le emissioni di gas ad effetto serra e le emissioni inquinanti in atmosfera;
  • L’impatto sull’ambiente nonché sulla salute e la sicurezza, associato ai fattori di rischio o ad altri rilevanti fattori di rischio ambientale e sanitario;
  • Gli aspetti sociali e attinenti alla gestione del personale, incluse le azioni poste in essere per garantire la parità di genere, le misure volte ad attuare le convenzioni delle organizzazioni internazionali e sovranazionali in materia e le modalità con cui è realizzato il dialogo con le parti sociali;
  • Il rispetto dei diritti umani, le misure adottate per prevenirne le violazioni, nonché le azioni poste in essere per impedire atteggiamenti ed azioni comunque discriminatori;
  • La lotta contro la corruzione sia attiva che passiva, con indicazione degli strumenti a tal fine adottati.

I compiti del Sustainability Manager

Tra le principali attività svolte da questa figura, si possono identificare quelle connesse ai seguenti ambiti:

  • Sistema di gestione ambientale (ad es. Identificazione, valutazione e gestione degli aspetti ambientali quali consumi energetici, idrici, di materie prime o emissioni in atmosfera, scarichi idrici, produzione rifiuti, il tutto in un’ottica di risk assessment e management);
  • Sicurezza dei prodotti e soluzioni per categorie svantaggiate (ad es. Gestione aspetti legati alla qualità, al design e alla sicurezza del prodotto e analisi di customer satisfaction);
  • Conciliazione famiglia – lavoro per i dipendenti, tutela delle pari opportunità e della salute e sicurezza dei lavoratori (ad es. Implementazione dello smart working, realizzazione analisi di clima, gestione aspetti per la salute e sicurezza dei lavoratori in ottica risk assessment e management);
  • Gestione fornitori (ad es. Definizione e applicazione per la scelta dei fornitori di criteri socio-ambientali, verifica del rispetto del codice etico, verifica qualifica fornitori anche con effettuazione di audit in campo);
  • Confronto con società di rating etico, comunicazione verso l’interno e rendicontazione delle politiche di sostenibilità verso l’esterno (ad es. Redazione bilanci di sostenibilità, gestione pagina web e canali social dedicati alla sostenibilità, definizione di politiche di donazione o di investimento finanziario responsabile e definizione politiche di stakeholder engagement).

Leggi gli approfondimenti:

Qui finanza – Azienda vincente solo se l’esempio arriva dall’alto

Eulerhermes.com – Sostenibilità ambientale e imprese ecosostenibili