Il Project Manager: chi è?

Il Project Manager ovvero il «Responsabile di Progetto», viene frequentemente indicato con l’acronimo PM.

Tale funzione, utilizzata in maniera sempre più crescente all’interno delle imprese, ha un ruolo di gestione operativa. Il Project Manager, in particolare, può essere coinvolto in svariati settori.

Il PM per definizione è una persona flessibile, pronta ad impegnarsi in qualsiasi azienda, industria, organizzazione, ente pubblico/privato, pubblica amministrazione, multinazionali e PMI di qualsiasi ambito. Alcuni ambito di riferimento sono: elettronica, ICT, Comunicazione, marketing, energia, sanità, ingegneria, automazione, automotive, GDO, etc.

Le esigenze di mercato sono in continua crescita e fanno appello alle specifiche competenze di approccio e metodo, necessarie per contribuire a portare significativi risultati.

Di cosa si occupa il Project Manager?

Il Project Manager è il responsabile unico dell’avvio e delle fasi di pianificazione, esecuzione, controllo e chiusura di un progetto, ricorrendo a tecniche e metodi di Project Management.

Secondo la definizione della Guida «Project Management Body of Knowledge» (PMBOK), pubblicata dal Project Management Institute (PMI) si rintraccia: l’applicazione di conoscenze, attitudini, strumenti e tecniche alle attività di un progetto, al fine di conseguirne gli obiettivi.

All’interno dell’organizzazione aziendale, può essere categorizzato nell’area del project management oppure nel commerciale, nell’area tecnica, nelle operations e in supply chain.

Qual è l’obiettivo del Project Manager?

Il suo obiettivo consiste nel raggiungere gli scopi di progetto, assicurando il rispetto dei costi, dei tempi e della qualità concordati e soprattutto il raggiungimento della soddisfazione del committente. Potrebbe essere il suo capo in un’azienda o un cliente per il quale opera come consulente esterno.

Il risultato finale consisterà in un «prodotto rilasciato» (materiale o immateriale), che può assumere varie forme: un documento, un manufatto, un prototipo, un software, oppure un obiettivo di fatturato, il miglioramento di un indicatore fisico, economico o sociale.

Quella del Project Manager è una figura trasversale poiché può trovarsi a svolgere le proprie funzioni in contesti estremamente diversi.

Le attività del Project Manager:

Il Project Manager deve sempre saper interpretare gli obiettivi reali del progetto dal suo inizio sino alla fine, assicurandosi che la visione del committente sia realizzata secondo le attese e nei tempi stabiliti.

Si occupa dunque di:

  • Gestire il progetto, pianificandolo, coordinandolo e monitorandone l’andamento;
  • Coordinare nelle varie fasi il lavoro di innumerevoli risorse che possiedono le necessarie competenze tecniche per il raggiungimento dell’obiettivo, organizzando il lavoro del team al fine di far procedere il lavoro più speditamente possibile, contenendo i costi. Questo comporta che il fattore chiave di successo del Project Manager non sta tanto nell’esser a sua volta un «progettista», un tecnico, quanto appunto nel risultare un buon «capo-progetto», abile nel Management;
  • Gestire la rete di relazioni all’interno del team e con la committenza;
  • Portare a conclusione il progetto stesso, raggiungendo gli obiettivi prefissati e ponendosi come punto di contatto tra l’organizzazione che finanzia il progetto e tutte le parti coinvolte nella sua realizzazione;
  • Rispettare scadenze e budget, mantenendo elevata la qualità del progetto. Anche quest’ultima è una capacità che richiede spiccate doti organizzative.

Se vuoi saperne di più, leggi l’articolo su. “Il Project Manager: che cosa fa?