LA DIFFERENZA FRA:

UN NON TALENTO E UN PUNTO DI DEBOLEZZA

Nel libro “First break all the rules, gli studiosi dell’organizzazione Buckingham e Coffman condividono mindset, comportamenti e pratiche  che hanno estratto da interviste ad un numero consistente di manager eccellenti.

La differenza fra un non talento e un punto di debolezza come si riconosce?

I manager eccellenti li sanno distinguere nettamente. Un non talento è un terreno mentale arido, dove la persona sembra sempre faticare. E’ una minaccia mai avvertita. Questa è una riflessione che spesso non viene fatta.

Potremmo avere un non talento nel ricordare nomi, nell’essere empatico o nel pensare strategicamente: chi se ne preoccupa? Abbiamo molti più non talenti che talenti ma molti sono irrilevanti. Li si deve ignorare.

Un non talento comunque può diventare un punto di debolezza. Ciò accade quando ci si trova in un ruolo dove il successo dipende dal fatto che si possa eccellere in un’area che è nostro non talento.

Se sono un commesso di un bar, la mia incapacità a ricordare i nomi diventa un punto debole perché i clienti abituali, si aspettano e apprezzano che io li riconosca.

Se sono un venditore, il mio non talento dell’empatia diventa un’area di debolezza perché i miei clienti hanno bisogno di sentirsi capiti.

Se sono un dirigente il mio non talento relativo alla incapacità di pensare strategicamente diventa un punto debole perché la mia società ha bisogno di conoscere che trappole o opportunità ci sono all’orizzonte.

Tutto ciò ci dice che dobbiamo essere saggi abbastanza, da non ignorare i punti deboli propri e, come manager, quelli dei nostri collaboratori.

Leggi anche l’articolo relativo al tema: “Come Gestire i punti di debolezza“.