La Motivazione nell’Head Hunting

Guida per l’Identificazione e lo Sviluppo del Potenziale Professionale

La motivazione è il fulcro dell’attività dell’head hunter e diventa cruciale nel dialogo con l’Hiring Manager per supportare la decisione e il percorso del nuovo candidato.

In un recente laboratorio abbiamo messo a fuoco alcune delle sfumature della Motivazione.

Intendiamo desiderare andare da un punto A ad un punto B? La vediamo come una scala sulla quale facciamo passi avanti?  Quella persona ha le competenze per compiere quei passi che vorrebbe? Quanto ne è consapevole?

Una volta arrivato al punto B, ha potenzialmente il desiderio di cogliere ulteriori orizzonti?

La motivazione è senz’altro il motore, l’energia che spinge a fare qualcosa. Serve anche il coraggio di fare il salto nel vuoto, a occhi chiusi, lasciare quello che si sa verso quello che non si conosce.

È un rischio che quella persona sa e vuole prendere?

Si può cogliere quella luce negli occhi di una persona quando racconta un cambiamento compiuto con soddisfazione. Ricordiamo il caso di uno specialista acquisti che aveva cercato una crescita, cogliendo l’opportunità di passare a coordinare il team degli acquisti. Aveva richiesto di uscire dalla sua comfort zone, era passato su ponti senza appoggio. Disponeva peraltro di skills e competenze che lo avevano già reso autorevole e “forte”. E il salto lo aveva poi compiuto.

Qualcuno ha descritto la motivazione come un faro e … un parco divertimenti, perché la motivazione c’è finché ci si sta divertendo, quando si ha la sensazione di benessere e divertimento. Dove si illumina quella persona? In quali situazioni?

La motivazione è come una freccia che indica la direzione, spinge a uscire a cercare altro.

Come riconoscere e sviluppare la motivazione nell’Head Hunting?

Capire cosa ha mosso la persona nel passato, riconoscere i valori di base, le priorità, le scelte è uno degli obiettivi di uno specialista di carriera. Quando la persona non ha chiaro dove vuole andare, lo specialista può aiutarla a visualizzare come la situazione attuale lo fa sentire.

Dove la persona mostra curiosità è un punto che il selezionatore sa cogliere e sviluppare.

Visualizzare e rendere chiaro alla persona quello che potrà essere una volta alla meta, rendendo l’incognita di una prospettiva prossima, un po’ meno oscura, aiutarlo a visualizzare il suo futuro in quel nuovo ruolo è un esercizio davvero decisivo. È quella la meta cui tende? Là come si vedrebbe?

Certamente molte delle motivazioni che spingono ad un cambiamento è spesso legata al momento storico in cui la persona si trova, in quella organizzazione, in quei progetti e attività, con quei colleghi e capi.

Andare alla ricerca di ciò che motiva una persona nella sua carriera, implica un impegno, un ascolto profondo per andare a cercare un punto d’appoggio, quello che ispirerà le sue scelte, la sua progressione e in definitiva il suo contributo.
È nelle conversazioni di confronto con l’Hiring manager, dopo gli incontri con i candidati, che si focalizza al meglio quel punto d’appoggio, che consente a quel responsabile di scegliere e di disegnare un ingresso in azienda volto a valorizzare e massimizzare l’energia di quella persona.