Aria di cambiamento

Intervista alla career coach, dott.ssa Tatiana Vanzo

La sensazione che qualcosa si debba fare, che sia necessario rivolgersi a qualcuno per essere aiutati a capire quale cambiamento operare nella propria carriera è quello che spesso induce le persone a rivolgersi ad un career coach”.

Quali sono le situazioni più frequenti?

La dott.ssa Vanzo cita il caso di alcuni collaboratori di fronte ad un’opportunità di crescita in azienda, o a un cambio di ruolo, ancora a un incremento di responsabilità.

Seppur può essere un momento di orgoglio per la persona, talvolta vi sono associati anche altrettanti dubbi rispetto a questo passaggio.

Ci sono invece altre situazioni in cui, dei manager sentono molto forte il desiderio di cambiare lavoro o cambiare organizzazione, ad esempio perché si rendono conto che in quella realtà non potranno ottenere promozioni o progetti più sfidanti.

Altre ancora, si rivolgono ad un career coach perché si ritrovano a fare colloqui di lavoro senza risultati concreti e/o proposte interessanti. Spesso questo è associato al bisogno di “capire il mercato del lavoro”.

Infine, si presentano coloro che desiderano cambiare settore o ambito funzionale e vogliono proprio “voltare pagina”, intraprendere nuovi percorsi, anche ad esempio in una forma diversa, come è quella imprenditoriale.

Talvolta proprio in questi momenti il professionista valuta la possibilità di conseguire un Master o iscriversi a Scuole specialistiche. “Mi viene in mente”, dice la dott.ssa Vanzo, “un insegnante volenterosa di intraprendere la professione dell’HR”. In queste situazioni il career coach supporta la figura anche nella valutazione della fattibilità di queste idee/progetti.

E’ un sogno o è un traguardo che realisticamente posso raggiungere?