IL CFO: chi è e cosa fa?

Un po’ di storia

a cura di Giovanna Combatti

Una delle figure gestionali con cui ci stiamo cimentando nelle nostre attività di ricerca di professionisti è quella del CFO. Ma chi è veramente? Qual è il suo ruolo?

Già qualche tempo fa avevamo avuto modo di studiarne le evoluzioni e trasformazioni assieme ad alcuni docenti universitari di Verona e ad alcuni “testimoni” di questa funzione in alcune imprese. E oggi riusciamo a scorgere ulteriori “svolte” per questi manager.

Cosa fa un CFO?

E’ responsabile di tutte le attività amministrative, finanziarie e di controllo dell’impresa, partecipa alle riunioni del Board (CdA), supporta il CEO per la messa a punto dei piani di sviluppo e delle strategie. È colui che redige rendiconti preventivi e consuntivi.

E’ il responsabile della correttezza del bilancio della società e della corretta rappresentazione della situazione dell’impresa. Ha il compito di presidiare i sistemi e i metodi formali di misurazione economica.

Gli anni ottanta sono stati caratterizzati da un incremento del contributo strategico di questa funzione e un incremento nella visibilità verso l’esterno dell’impresa.

La globalizzazione dei mercati finanziari e la necessità crescente di gestire i rischi finanziari, le fusioni e acquisizioni hanno richiesto affinamento delle capacità del CFO.

Tra le principali troviamo: comunicare le prospettive di crescita e di creazione del valore dell’impresa.

Al contempo è avvenuta una progressiva delega al tesoriere e al controller delle funzioni routinarie.

Le tecnologie informatiche negli anni ’90:

Il driver principale del cambiamento negli anni Novanta sono state le tecnologie informatiche. Si sono standardizzate ed esternalizzate le procedure amministrative ripetitive.

Nelle dot.com il CFO è stato chiamato ad essere un esperto del business e traduttore delle prospettive aziendali in flussi di cassa attesi e di creazione del valore.

Nel successivo decennio si è passati dalla gestione dei processi di comunicazione economica esterna, siano ad attività di counseling: analisi dei costi e di valutazione delle performance di unità, di progetti, di concorrenti.

E il processo di evoluzione del ruolo ha continuato ad espandersi abbracciando negli anni talvolta le aree IT ed HR.

Tutto questo grazie al ruolo assolutamente fiduciario di questa figura nelle imprese.

Capacità manageriali e di PM del CFO.

Tutto ciò ha richiesto via via crescenti capacità manageriali e di project management. Da funzioni tipicamente legate a processi di elaborazione di informazioni amministrative si è passati ad altre a maggiore valore aggiunto.

Tra queste troviamo: come analizzare e impiegare, in modo appropriato, nelle varie situazioni e contesti, le informazioni prodotte, ai fini di supportare le decisionali del management.