Responsabile degli Acquisti

– Sfide e Cambiamenti Organizzativi –

Le turbolenze che stiamo vivendo, come impattano sul ruolo del Responsabile degli Acquisti?

In una recente intervista, la professionista dott.ssa Donatella Pazzini, ha condiviso alcuni tratti specifici della figura del Responsabile degli Acquisti nella Ricerca e Selezione, per aziende manifatturiere.

Quali le maggiori sfide e difficoltà che il Responsabile degli Acquisti sta affrontando in questo momento?

Uno dei primi aspetti segnalati è l’incertezza sui mercati. Tale incertezza è dovuta all’attuale situazione geopolitica, che non consente di avere chiari punti di riferimento nella prossima definizione dei budget di acquisto e il rispetto di quelli già fissati a inizio anno.

Un Purchasing Manager in particolare – a segnalare le difficoltà nel guidare il processo di acquisto in essere – evidenzia come oggi, per alcune tipologie di materiale, non si riesca a conoscere il prezzo di acquisto se non a ricevimento della fattura del fornitore.

Certamente la strategia di differenziare i fornitori resta centrale. Tuttavia assume sempre più rilevanza un dialogo continuo con l’area commerciale per individuare soluzioni e/o valutare eventuali incrementi dei prezzi ai clienti conseguenti all’aumento dei costi delle materie prime.

Riuscire a “fare saving”, ridurre i prezzi delle forniture – uno dei classici indicatori dei responsabili acquisti – in questo momento appare in generale un obiettivo particolarmente difficile da raggiungere. Nonostante l’allargamento del panel dei fornitori e/o della differenziazione dei mercati internazionali d’acquisto.

Ne consegue che definire un MBO, un premio individuale variabile basato su indicatori di questo tipo, appare, in questo momento, una strategia da rivedere. In particolare all’interno del processo di inserimento di nuove figure: l’estrema variabilità degli indicatori degli ultimi due anni non consente di avere punti di riferimento, un valido benchmark rispetto al quale misurare il manager.

In tale contesto notiamo come le aziende, per i Purchasing Manager, stiano adottando valori di riferimento qualitativi come far crescere un collaboratore o creare un team coeso.

Quali cambiamenti organizzativi nell’area Acquisti si intravvedono?

La dott.ssa Pazzini osserva come nelle imprese manifatturiere si stia operando un potenziamento dell’area procurement. In alcuni contesti si tende a tenere separata l’area dei Buyer e quella dell’approvvigionamento ma c’è anche chi sta cercando di avvicinare queste due funzioni creando uffici acquisti “misti”.

E’ evidente come questo periodo di incertezza spinga le imprese a orientarsi molto sulla tattica, sull’oggi, sul breve termine. L’obiettivo risulta essere quello di garantire l’alimentazione delle linee di produzione portando alcune realtà a decidere di inserire figure di Purchasing Manager. Le quali devono operare sia in modo tattico che strategico, con responsabilità, pertanto, anche sull’area degli approvvigionamenti, del procurement.

E’ necessario altresì porre attenzione alle aspirazioni dei Responsabili Acquisti, cui piace lavorare su programmi di ampio respiro strategico. Le attività tipiche del procurement assorbono molte energie e possono essere viste come un elemento di rischio in quanto potrebbero sottrarre investimenti sulla ricerca di nuovi fornitori, ridefinizione di contratti, ecc.

Nella ricerca e selezione di queste figure abbiamo rilevato come alcune figure abbiano deciso di interrompere il processo e di ritirarsi;

qualora fossero previste anche responsabilità sull’approvvigionamento che desiderano lasciare a chi voglia cimentarsi con la quotidianità dei problemi della Supply Chain.

Sono dunque questi gli elementi che richiedono una riflessione in fase di definizione della job, laddove si desideri intraprendere una ricerca di personale in questa funzione.