Lavoro Post Post Emergenza

  • Quali cambiamenti si sono registrati durante il periodo di emergenza Covid e nel post emergenza?
  • Quali approcci stanno cambiando? Come stanno utilizzando questo tempo le imprese e i loro collaboratori?

Abbiamo registrato dei veri e propri cambiamenti di paradigma in questo periodo di post emergenza.

È ormai stato recepito dalla grande maggioranza delle imprese che smart working non è sinonimo di non lavorare e che lavorare lo sia solo quando si è “in presenza”.

Abbandonando il concetto del controllo, imprenditori e manager si sono accorti, come questo lavoro a distanza stia provocando maggiore produttività.

Sono stati sorpresi dalla serie consistente di miglioramenti:

  • ad esempio con meno spostamenti per andare al lavoro,
  • le persone di fatto riescono a gestire in modo più proficuo quei tempi che prima erano dedicati al raggiungimento del luogo di lavoro.

Un altro fattore riguarda come molti trovino beneficio nel potersi maggiormente concentrare, trovando un miglior bilanciamento vita-lavoro anche se ovviamente c’è anche l’altra faccia della medaglia: difficile conciliazione negli ambienti di casa degli spazi e tempi con quelli degli altri membri della famiglia, con i figli (in questo momento a casa), ecc.

Come sarà il lavoro nel Post Emergenza

Tale è stato il riconoscimento dei vantaggi dello Smart working, che molte aziende hanno deciso di proseguire questa modalità di lavoro nei prossimi mesi, alcuni fino a fine anno, altri addirittura decidendo di rendere strutturale e duraturo il lavoro a distanza, seppur intervallato da qualche momento in presenza.

Nelle scorse settimane abbiamo osservato molti imprenditori porsi il problema del benessere dei propri collaboratori, là distanti, attivandosi con iniziative volte a tenere le persone non isolate ma collegate all’organizzazione, ai suoi valori e cultura.

Trasformazione delle funzioni aziendali

Un’altra dinamica osservata riguarda le evidenti trasformazioni in corso di ruoli e funzioni anche grazie alla digitalizzazione, che, complice questo periodo di emergenza, ha subito una vera e propria impennata a tutti i livelli.

La trasformazione è anche stata spinta dalle nuove istanze ed emergenze che ricadono su molti ruoli in questo tempo, che richiede loro di cambiare l’esecuzione delle attività in modi e tempi diversi.

Cosa succede poi…

Abbiamo visto molte organizzazioni utilizzare questi mesi per qualificare, formare e far avanzare in competenza i propri collaboratori.

Altre hanno utilizzato il momento del lock down per attingere alla “testa” e idee dei collaboratori.

Li hanno coinvolti per capire cosa e come cambiare, quali cambiamenti organizzativi innescare, quali possibili innovazioni, per distillare quali nuovi indirizzi l’azienda potrebbe intraprendere.

Il momento di pausa ha consentito alle imprese di “selezionare” dall’interno:

  • chi ci crede,
  • chi si sta comunque dando da fare,
  • chi mostra desiderio di crescere e di dare un ulteriore contributo
  • e di prepararsi a “rimescolazioni” o job rotation e ad altri futuri cambiamenti.

Come alcuni osservatori annotano, è questo un importante momento trasformazionale, con molte opportunità da cogliere in modo diverso.

Come ci prepariamo ad accoglierle?