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Il Processo ed il Colloquio: Progettare la Selezione del Personale

“Progettare la Selezione del personale” Lo sappiamo: è questo un tema sul quale, poco di frequente, si decide di andare a sviluppare competenze e sul quale allenarsi. È da sempre un terreno sul quale si tende a considerare che “chiunque potrebbe condurre un colloquio di selezione”.

Eppure sulla base di questa competenza, si fanno le fortune o le sfortune di molti progetti, di molte imprese.

Un nutrito e qualificato gruppo di specialisti di selezione, con diversi livelli di esperienza in diversi contesti aziendali hanno preso parte ad un workshop dal sapore esperienziale che ha proposto diverse esercitazioni e confronti.

È stato scelto un ambiente immerso nel verde, contornato da ruscelli e piante ombrose per la giornata sulla Progettare la Selezione del PersonaleSelezione.

Il workshop era stato progettato in risposta alle specifiche esigenze e ai casi propostoci dai partecipanti le cui attese riguardavano:

  • “Sentirmi più sicuro nel mio ruolo di selezionatore”
  • “costruire il processo di seleziona più corretto ed efficace”
  • Ma anche la ricerca di un confronto su “Nuove modalità di lavoro”
  • “ricerca di metodo e di strumenti”.

Progettare la Selezione del Personale

Ci si è subito tuffati in una esperienza, metafora di quello che significa processo, a scoprire quali sono i punti critici nel mettere assieme tante tessere, scegliere la sequenza più efficace, confrontandosi sulle scelte e le priorità dei colleghi del recruiting team e dei committenti.

Dal processo ci si è focalizzati poi sulla dinamica del colloquio e sui contenuti, analizzandone modalità, situazioni, criticità, aspetti relazionali, ruoli del selezionatore e considerando gli aspetti emotivi che lo caratterizzano. Con l’ausilio di filmati significativi rispetto a diversi tipi di colloquio e situazioni, si sono coinvolte le persone nel riflettere e rivedere i comportamenti oggi da loro adottati.

Partendo dalle esperienze dei partecipanti si sono potute condurre alcune esercitazioni poi inerenti l’arte del porre domande.

  • Quali conduciamo frequentemente,
  • qual è l’obiettivo di quelle domande,
  • che risultati ottengono

Sperimentando direttamente domande efficaci e non efficaci, costruendo al contempo un bacino di potenziali domande dai quali i selezionatori potrebbero decidere di attingere, rispetto ai diversi profili da selezionare.

Domande Domande Domande

Progettare la Selezione del PersonaleSono diventati strumenti per i partecipanti anche le domande per valutare le capacità dei candidati, per valutare quegli aspetti soft più difficili da scoprire, come ad esempio la capacità di problem solving.

  • Oppure domande per valutare le capacità di relazione, l’orientamento all’obiettivo, per capire quanto è flessibile quella persona che partecipa al colloquio.
  • Oppure la sua resistenza allo stress, la capacità di sintesi oltre a quelle per rivelare la motivazione del candidato.

Alcune esercitazioni inerente il colloquio, le domande, ruolo del recruiter e la sua responsabilità hanno condotto i partecipanti a identificare diversi strumenti da adattare alle proprie situazioni e selezioni.

Sono state cosi messe a fuoco diverse “scalette del colloquio”, l’ordine delle domande, dove abbiamo iniziato “gli allenamenti” alla valutazione del colloquio e del candidato, cosa che sarà oggetto di un prossimo workshop.

Significativa è stata la parte dedicata alla lettura del curriculum e nel raccogliere le informazioni contenute, come pure il cenno ai canali “social” e il ruolo del recruiter nel loro utilizzo efficace.

 Cosa si sono portate a casa le persone?

Che “scegliere l’ordine e la sequenza delle tante fasi del processo di selezione possono essere determinanti”, “che ogni fase del processo è determinante per il passaggio seguente” e soprattutto che “quando è chiaro l’obiettivo, scelgo lo strumento per raggiungerlo: domande, canale di ricerca, ecc. “.

Fra gli apprendimenti sono anche stati citati “il saper gestire le informazioni apprese durante il colloquio” che saranno tanto più “buone” e utili tanto più avremo saputo formulare le domande giuste”.

In generale poi fra i messaggi di fine corso che ci hanno lasciato gli intervenuti vi è anche stata menzione alla gestione del feedback ai candidati, il non lasciare nulla al caso in un processo di selezione ed al contempo di allenarsi alle molteplici variabili nelle funzioni, mansioni, ecc. che richiedono di saper fare correttamente le connessioni fra le informazioni ed interpretare  dati, sempre soggetti a diverse variazioni.

L’incontro di è concluso con l’osservazione di un partecipante che ha aggiunto: è un mestiere troppo critico questo per lasciarlo al caso: devo continuare ad allenarmi e formarmi su come condurre la selezione

Alla prossima!