Da una ricerca di un Plant Manager Resident Romania

Il fattore determinante di ogni ricerca e selezione è capire le sfumature, i particolari, i fattori che fanno la differenza per assolvere allo specifico progetto di inserimento.
Sono aspetti che raramente si trovano negli annunci e nelle descrizioni delle posizioni, aspetti che non sempre, chi ha la necessità di operare quell’inserimento, trasferisce.bandiera romania fade

In una recente ricerca di un Plant Manager in Romania, per le condizioni specifiche del progetto, era necessario trovare una persona “stanziale” che avesse dei legami con la Romania e con il territorio ma anche un forte legame con la cultura italiana.

Come spesso succede in progetti così complessi, difficilmente l’headquarter conosce tutte le dimensioni reali del progetto che la nuova persona sarà chiamata a svolgere finché la stessa non si trova ad affrontarle in loco.

Era necessaria una persona che creasse e definisse il progetto di miglioramento dello stabilimento, che portasse metodo, sapendolo applicare allo specifico contesto con l’obiettivo principale di portare il plant locale a “dialogare correttamente con la casa madre”, fornendo tutte quelle informazioni su processi, logistica, tempi,… necessarie a un allineamento agli standard organizzativi in vigore nella corporation.

Determinante era come sempre la capacità di comprendere il contesto ma enfatizzata dalle diversità culturali Italia- Romania: capire come si muovono in quello specifico stabilimento collaboratori e manager, comprendere i diversi “approcci al lavoro” di chi è cresciuto e ha vissuto in periodi storico-politici differenti (da un lato generazioni cresciute nel periodo del regime comunista dall’altro generazioni più giovani inserite nell’attuale contesto europeo).
Da non sottovalutare, inoltre, la conoscenza di meccanismi e prassi burocratiche presenti nello specifico paese: autorizzazioni per condurre le varie attività in azienda, etc…


La riuscita di questa ricerca e selezione avrebbe significato per l’azienda un significativo miglioramento dei risultati di quel plant e una grande facilitazione per il quartier generale nell’avere “un proprio uomo là”.


 

…ultime criticità: il contratto di lavoro (contratto italiano o rumeno?).

plant manager residentLa scelta dell’azienda era quella di un contratto rumeno e su questo elemento – ritenuto meno tutelante rispetto a quello italiano – si sono infrante molte candidature potenzialmente valide non resesi più disponibili a proseguire nell’iter di selezione.

Comunque, nonostante questa criticità e nonostante la Romania risulti essere per i manager italiani un paese meno attrattivo rispetto ad altri, la posizione risultava ugualmente interessante per coloro che ricercavano una opportunità per rimettersi in gioco in un contesto sfidante come un plant estero e su linee produttive automatiche o semi automatiche.

Per altri manager era una esperienza che andava a costituire anche un “trampolino di lancio” per esperienze future in paesi più lontani come Cina, India, Brasile…quindi un po’ una “palestra” professionale.

di Donatella Pazzini